La Carta d’identità italiana piace a delinquenti e terroristi
Tutti i paesi dell’Unione europea hanno adottato la carta di identità elettronica, l’Italia, invece, continua a rilasciare una carta di carta. E’ inutile dire che questa caratteristica favorisce i crimini legati alla falsificazione dei documenti e, infatti, cresce il numero di carte di identità rubate in bianco nei comuni italiani. 1300 a Nocera Inferiore il 26 maggio scorso, 500 a Foggia l'8 maggio, 970 ad Abano il 25 marzo, 1000 a Campobasso a dicembre 2015. Questi solo i casi più recenti di un fenomeno preoccupante perché ormai è sicuro: le carte di identità rubate finiscono tutte nelle mani della criminalità organizzata e forse anche di terroristi. Il business deve essere molto esteso visto che carte d’identità rubate in Puglia, Campania e Lazio sono state esibite da cittadini non europei fermati in Germania, Irlanda, Grecia, Belgio e Italia. La Polizia ha verificato l’ingresso, con questi documenti rubati, di cittadini siriani, albanesi, palestinesi, iraniani ed afghani. D'altronde è molto facile falsificare documenti su supporti cartacei piuttosto che quelli in formato card ed è per questo motivo che crescono a dismisura i furti nei nostri municipi. Il problema non è risolvibile nel breve periodo, perché le vecchie carte di identità italiane saranno in circolazione per molti anni e continueranno ad alimentare il florido mercato dei documenti falsi, ma se almeno fosse introdotta al più presto la carta di identità elettronica (se ne parla da molto) il fenomeno, nel tempo, potrebbe regredire. L’Italia, in ogni caso, è ormai l'unico paese europeo ad avere ancora il documento cartaceo e questo, anche quando viaggiamo all'interno dell'area Schengen, ci fa guardare con sospetto e fastidio anche dalle forze dell’ordine dei Paesi a noi vicini.