Truffa per l'estate: affittare la casa che non c'è
Affittavano case per le vacanze, ma le case non erano disponibili. Dopo il pagamento della caparra e dopo aver rubato l'identità delle vittime, che avevano inviato, con il danaro, anche una copia del loro documento di riconoscimento, i truffatori scomparivano. La Polizia Locale di Rho ha fermato quattro pregiudicati, residenti a Napoli e incriminati per truffa, sostituzione di persona e falso. I quattro erano i destinatari dei bonifici, ma per contattare le loro vittime utilizzavano cellulari intestati a complici cingalesi e colombiani. La caparra, che variava da 160 a 400 euro, era pagabile tramite carte PostePay Evolution e, ai clienti che chiedevano un documento di identità dell'affittuario, i truffatori inviavano prontamente una carta di identità falsa. Tra i casi di furto di identità, quello di un ingegnere bolognese che, dopo aver ricevuto telefonate e minacce da persone infuriate, ha sporto denuncia e gli inquirenti hanno accertato che il furto d'identità era avvenuto, in quel caso, prendendo i dati dal sito internet della professionista. I truffatori, con quei dati, avevano creato un falso passaporto a suo nome. Qualche numero sul fenomeno delle truffe on line per comprenderne la vastità: in Italia nel 2014 sono state presentate 80 mila 805 denunce per frodi su internet alla Polizia Postale, sono state arrestate sette persone e denunciate 3.436. I siti posti sotto sequestro sono stati 2352. Kijiji, uno dei portali utilizzati dai truffatori di Napoli, precisa: «la collaborazione con gli organi preposti è serrata» e «gli annunci incriminati sono stati prontamente cancellati e hanno contribuito a perfezionare il nostro sistema di filtri automatici, per il miglioramento della qualità delle inserzioni». Per quanto riguarda la categoria delle case vacanze, il portale fornisce agli utenti delle linee guida di sicurezza. Tra queste, il consiglio di fare una visura catastale attraverso il sito dell'Agenzia delle Entrate, per verificare che la persona a cui si stanno inviando i soldi sia l'effettivo proprietario.