Samsung nei guai:va avanti class action per memoria bugiarda
La class action avviata da Altroconsumo contro Samsung è stata dichiarata ammissibile dal tribunale di Milano. L’azienda coreana avrebbe messo in vendita, fino al dicembre 2014, smartphone e tablet con una memoria molto inferiore alla capacità dichiarata. I giudici non hanno ammesso il ricorso dell'azienda e hanno confermato la precedente ordinanza del 10 giugno 2016 che dichiarava ammissibile l’azione promossa dall'organizzazione dei consumatori.
L'azione può quindi procedere e, dal 1 luglio fino al 28 novembre 2017, i possessori di smartphone o tablet Samsung potranno aderire e richiedere un risarcimento per il danno subito.
La class action è stata avviata dopo le analisi di laboratorio dalle quali è emerso che gran parte della memoria dei dispositivi era occupata dal sistema operativo e app preinstallate. Pertanto la memoria dichiarata non corrispondeva a quella effettiva, con uno scostamento pari a circa il 40%. Tale pratica commerciale, peraltro, già sanzionata dal Garante per la concorrenza nel 2014 con una multa di 1 milione di euro, è da considerare scorretta. Se Altroconsumo vincerà la sua battaglia Samsung dovrà rimborsare i clienti che hanno aderito alla class action.