Ladri di identità comprano foto
La banda, questa volta tutta di stranieri comprava, per cifre veramente modeste, foto di persone indigenti. I “venditori” fornivano le fototessere con i loro volti e i malviventi inserivano l’immagine in un documento d’identità falso. A questo punto convincevano queste persone poco accorte a presentarsi alle poste per aprire un conto. In questo modo potevano truffare tranquillamente le persone che riuscivano ad adescare sui siti di compravendita.
Mentre la polizia sta ancora indagando per smantellare l’intera organizzazione si teme siano ancora molti i documenti d’identità ancora in giro. Certo è che a fronte di pochi euro, dati per comprare la foto, la banda guadagnava migliaia di euro architettando truffe su Internet. Ingenuità, necessità, scarso senso civico, sta di fatto che le persone si prestano a fornire la loro immagine diventando complici, per pochi soldi, di crimini che arrecano gravi danni alla collettività.