La mobile transformation cambia stili di vita e consumi
L’edizione 2017 dell'Osservatorio Mobile B2c Strategy della School of Management del Politecnico di Milano evidenzia una serie di fattori davvero interessanti sulla mobile transformation. Le azioni degli italiani sono sempre più legate agli smartphone e le nuove abitudini modificano stile di vita e scelte nei consumi. Un segnale che non può essere ignorato dalle aziende che, nella diffusione dell’utilizzo degli smartphone, possono cogliere nuove e fruttuose opportunità di business. Gli esempi di come il mobile possa contribuire a sviluppare modelli di business profittevoli sono molteplici e risiedono, in larga misura, nella possibilità di attivare interazioni sempre più spinte tra azienda e clienti. Per ottenere risultati, però, è necessario che le aziende attuino un approccio strategico e che l’intera organizzazione sappia superare ostacoli culturali, organizzativi, economici e tecnologici.
Gli italiani, in ogni caso, sono diventati grandi navigatori e per farlo usano sempre di più lo smartphone. Il 50% dei mobile surfer dichiarano che hanno già sostituito o stanno sostituendo il Pc, mentre il 38% dichiara che i due schermi hanno ormai la stessa valenza.
Lo smartphone è, oggi, per i mobile surfer lo strumento più utilizzato nei processi di acquisto, l'80% lo utilizza per prendere decisioni e tenere d’occhio i marchi preferiti e un terzo dei mobile surfer fa anche i suoi acquisti.
Il 69% dei consumatori dichiara di essere interessato a ricevere offerte commerciali personalizzate quando passa accanto ad un negozio e c’è anche interesse per i mobile wallet visto che più di un quinto dei mobile surfer dichiara di salvare sul proprio device coupon, buoni sconto, carte fedeltà, biglietti di eventi, trasporti e che il 68% sarebbe interessato ad utilizzare un’app per poter dematerializzare il contenuto nel proprio portafoglio.
Le soluzioni che migliorano la customer experience, anche grazie ai dati sempre più profilati che provengono dagli utenti mobile, sono sempre più numerose, efficaci, precise e aumentano la misurabilità del percorso d'acquisto multicanale sia online che offline dei potenziali clienti. Per questo motivo molte startup, italiane e straniere, stanno puntando su queste aree di innovazione.
Ma come si comportano i mobile surfer?
6 minuti su 10 passati su internet provengono dagli smartphone e sono più di 25 milioni gli italiani che mensilmente navigano dai propri smartphone. Sono circa il 70% degli utenti complessivi di Internet. Valore cresciuto rispetto all'anno passato mentre il numero di utenti desktop è in calo. Le app catturano il 90% del tempo di navigazione e le più utilizzate sono quelle di Google e Facebook che sembra non abbiano rivali.
Questi dati hanno spinto le aziende ad ottimizzare i siti internet perché i consumatori apprezzano la buona fruizione da mobile e i mobile surfer diventano impazienti e abbandonano un sito o un'app se non funziona o non è veloce. Ma non c’è solo l’usabilità, anche la privacy è un tema da non sottovalutare. Molti navigatori non apprezzano il controllo effettuato dalle aziende nelle ricerche personali e il tracciamento per poter avere offerte e messaggi mirati non è particolarmente gradito.
Tra le abitudini c’è anche quella di restare sempre connessi, sono molti i mobile surfer che non disattivano la connettività dei propri smartphone, il 68% ha il wi-fi sempre attivo. La percentuale scende al 37% per la geo-localizzazione e al 19% per il Bluetooth. Il 72% ha installato almeno un'app di un gestore di telefonia, il 61% di una banca, il 39% di un'insegna della GDO, il 29% di un gestore utility e il 23% di un brand dell'abbigliamento.
I video pubblicitari attirano l'attenzione, ma sono anche considerati invasivi. I più efficaci in termini di trade-off tra engagement e fastidio sono i link sponsorizzati all'interno dei motori di ricerca, i banner a fondo pagina e gli Sms pubblicitari.
Sicuramente in crescita, con un+53% rispetto al 2015, gli investimenti pubblicitari su web ed il loro valore si attesta intorno ai 715 milioni di euro; il risultato è dovuto soprattutto alla migliore accessibilità mobile dei siti.
In crescita anche le pianificazioni multipiattaforma, ossia l'acquisto di uno spazio indipendentemente dal canale sul quale verrà erogato.
Il mobile advertising vale il 30% dell'Internet advertising che nel 2015 era il 21% e il 9% del totale mezzi che solo l’anno passato valeva il 6%. Anche se il mobile traina la crescita della pubblicità online, le potenzialità sono enormi e i risultati possono essere molto più interessanti.
Molte imprese italiane utilizzano Sms (+10% nel 2016) per comunicazioni, promozioni e messaggi di servizio e questa soluzione è apprezzata dai consumatori se utilizzata per ricevere comunicazioni geo-localizzate, più gradita anche delle notifiche push che giungono dalle app installate.