Scopre di essere ricco “a sua insaputa”
Un professionista del Sandonatese da un mese vive una specie di incubo. Si era rivolto ai servizi sociali del suo Comune di residenza perché negli ultimi anni, diminuendo il lavoro, aveva accumulato dei debiti e aveva bisogno di un sostegno per la famiglia. Quando, però, si è rivolto a un Caf per ottenere la certificazione Isee, necessaria per avere sconti e contributi sociali, si è scoperto ricco «a sua insaputa». Dagli accertamenti bancari effettuati, infatti, risultavano, a suo nome, ben 40 libretti di deposito accesi tutti e 40 nello stesso giorno, il 20 maggio del 2013, presso una locale filiale del Monte dei Paschi di Siena. Il professionista, totalmente allibito, visto che mai aveva avuto un conto corrente presso la banca senese, ha pensato, inizialmente, che si potesse trattare di un caso di omonimia. Si è subito recato in banca dove, però, gli sono stati confermati i libretti di risparmio aperti a suo nome, senza poter accertare quanti soldi complessivi ci fossero depositati perché accesi in un'altra filiale. L’uomo, allora, si è presentato subito dai carabinieri, presentando una denuncia per il reato di furto d’identità, visto che gli addetti del Caf gli avevano ipotizzato verifiche fiscali da parte della Guardia di Finanza.