Solarolo: tante bollette a un’ignara signora
Gli investigatori hanno finalmente risolto l’enigma. Arrivavano bollette telefoniche ad un’imprenditrice che non aveva mai stipulato contratti corrispondenti a quei numeri telefonici. Tutto ha avuto inizio qualche anno prima quando la signora, credendo di essere in presenza di un funzionario di banca alla quale voleva chiedere un prestito, ha incautamente consegnato la sua carta di identità che, fotocopiata dal truffatore, è invece servita per attivare, nel tempo, diverse utenze telefoniche che venivano poi rivendute a terzi, ma addebitando i costi all'ignara intestataria. Il truffatore guadagnava vendendo queste sim a utilizzatori che sapevano che non avrebbero mai pagato le bollette e che, quando le sim venivano scoperte, dichiaravano di averle trovate per terra o accampavano scuse altrettanto fantasiose.
Una truffa articolata, ben congegnata per la quale sono state fermate dai carabinieri tre persone con precedenti per gli stessi reati.