Api robot su Marte: esplorazione efficiente e poco costosa
La NASA ha incaricato due gruppi di ricercatori di progettare api robotiche capaci di volare su Marte. Il progetto è in fase iniziale, ma l'idea è molto interessante perché le api potrebbero svolgere, senza limiti, un lavoro di esplorazione simile a quello dei rover attuali, superando i problemi generati dall'usura delle ruote del rover Curiosity.
L'idea è che sciami di micro-robot, tempestati di sensori, possano analizzare porzioni maggiori di territorio marziano, con meno contrattempi e costi relativamente bassi.
Si parla di "Marsbees" (api marziane), ossia di piccoli robot "svolazzanti delle dimensioni di un calabrone e con ali a forma di quelle delle cicale".
Secondo The Guardian, queste "api" avranno una strumentazione di bordo utile per mappare il terreno marziano, raccogliere campioni di aria nella speranza di trovare gas metano – che è ritenuto un possibile segno di vita.
Gli insetti robotici riusciranno a volare grazie alla bassa gravità di Marte. I Marsbees dovranno avere una base di partenza a cui fare sempre riferimento per la ricarica, fra un volo e l'altro, e che servirà anche come centro di comunicazione per scaricare i dati raccolti e inviarli a Terra.
I rover resteranno, in ogni caso, in attività, compreso il Mars 2020 e, tra le loro attività, resteranno nevralgiche la perforazione del terreno e la raccolta di campioni.
Il progetto allo studio, da parte dell'Università dell'Alabama e di un gruppo di lavoro giapponese, potrebbe avere interessanti risvolti anche sulla Terra, come, per esempio, l'ispezione esterna degli aerei commerciali (che si effettua dopo ogni volo intercontinentale per identificare eventuali danni fisici), oppure il monitoraggio delle colture agricole in cui si stanno, in molti casi, impiegando i droni.
Il progetto è stato selezionato come parte del programma Innovative Advanced Concepts della NASA ed ha ottenuto un finanziamento di circa 125.000 dollari. Se i concept che verranno realizzati faranno fede alle aspettative, potrebbero venire inclusi in una ulteriore tornata di finanziamenti e forse diventare parte di una futura missione.
L'idea è che sciami di micro-robot, tempestati di sensori, possano analizzare porzioni maggiori di territorio marziano, con meno contrattempi e costi relativamente bassi.
Si parla di "Marsbees" (api marziane), ossia di piccoli robot "svolazzanti delle dimensioni di un calabrone e con ali a forma di quelle delle cicale".
Secondo The Guardian, queste "api" avranno una strumentazione di bordo utile per mappare il terreno marziano, raccogliere campioni di aria nella speranza di trovare gas metano – che è ritenuto un possibile segno di vita.
Gli insetti robotici riusciranno a volare grazie alla bassa gravità di Marte. I Marsbees dovranno avere una base di partenza a cui fare sempre riferimento per la ricarica, fra un volo e l'altro, e che servirà anche come centro di comunicazione per scaricare i dati raccolti e inviarli a Terra.
I rover resteranno, in ogni caso, in attività, compreso il Mars 2020 e, tra le loro attività, resteranno nevralgiche la perforazione del terreno e la raccolta di campioni.
Il progetto allo studio, da parte dell'Università dell'Alabama e di un gruppo di lavoro giapponese, potrebbe avere interessanti risvolti anche sulla Terra, come, per esempio, l'ispezione esterna degli aerei commerciali (che si effettua dopo ogni volo intercontinentale per identificare eventuali danni fisici), oppure il monitoraggio delle colture agricole in cui si stanno, in molti casi, impiegando i droni.
Il progetto è stato selezionato come parte del programma Innovative Advanced Concepts della NASA ed ha ottenuto un finanziamento di circa 125.000 dollari. Se i concept che verranno realizzati faranno fede alle aspettative, potrebbero venire inclusi in una ulteriore tornata di finanziamenti e forse diventare parte di una futura missione.