Accordo Fca-Google, migliaia di minivan Chrysler per i taxi a guida autonoma
Sono “migliaia” le vetture Chrysler che verranno fornite alla divisione di auto autonome di Google, per il lancio del suo servizio di taxi senza guidatore. E’ questo il frutto dell’accordo Fca-Waymo in base al quale l’azienda guidata da Sergio Marchionne fornirà alla controllata di Alphabet i minivan ibridi a marchio Chrysler Pacifica. Consegna prevista dalla fine del 2018. L’obiettivo: “Sostenere il lancio del primo servizio di ride-hailing al mondo senza conducente”.
E’ il terzo tipo di intesa stretta fra le due aziende in questo senso. Nelle seconda metà del 2016 Fca consegnò a Waymo i primi 100 minivan in questione, poi dotati della tecnologia per la guida autonoma incluso un computer creato ad hoc, sensori e sistemi vari tra cui quello telematico. Altri 500 esemplari furono spediti nel 2017. Nel tentativo di dare ai passeggeri un assaggio di un servizio alternativo ai taxi tradizionali fornito con minivan a guida autonoma, Waymo fece delle dimostrazioni lo scorso ottobre in California.
“La prima collaborazione di questo tipo tra gli ingegneri di Waymo e quelli di Fca ha permesso ai team di progettare veicoli a guida autonoma realizzati su una piattaforma di produzione di massa”, recita una nota congiunta delle due aziende. Marchionne, l’amministratore delegato del settimo produttore di auto al mondo, ha spiegato che “al fine di muoverci rapidamente e con efficienza nella guida autonoma, è essenziale avere come partner leader tecnologici che la pensano allo stesso modo”. Il top manager italo-canadese ha aggiunto che la partnership con Waymo “continua a crescere e a rafforzarsi; questo dimostra il nostro impegno per questa tecnologia”.
“Con la prima flotta mondiale di veicoli completamente autonomi sulla strada, siamo passati dalla ricerca allo sviluppo, dal funzionamento al dispiegamento” concreto di quelle vetture, ha detto il Ceo di Waymo, John Krafcik, secondo cui i minivan Chrysler Pacifica offrono interni versatili e un’esperienza di guida confortevole e questi veicoli aggiuntivi ci aiuteranno a crescere”.
Waymo lancerà quest’anno il servizio di taxi autonomi a cominciare da Phoenix (Arizona); poi verrà offerto in altre città negli Stati Uniti. L’ex divisione di Google, poi scorporata, ha ufficialmente testato la sua tecnologia in 25 città americane tra cui Atlanta, San Francisco, Detroit, Kirkland, Washington e la stessa Phoenix.
E’ il terzo tipo di intesa stretta fra le due aziende in questo senso. Nelle seconda metà del 2016 Fca consegnò a Waymo i primi 100 minivan in questione, poi dotati della tecnologia per la guida autonoma incluso un computer creato ad hoc, sensori e sistemi vari tra cui quello telematico. Altri 500 esemplari furono spediti nel 2017. Nel tentativo di dare ai passeggeri un assaggio di un servizio alternativo ai taxi tradizionali fornito con minivan a guida autonoma, Waymo fece delle dimostrazioni lo scorso ottobre in California.
“La prima collaborazione di questo tipo tra gli ingegneri di Waymo e quelli di Fca ha permesso ai team di progettare veicoli a guida autonoma realizzati su una piattaforma di produzione di massa”, recita una nota congiunta delle due aziende. Marchionne, l’amministratore delegato del settimo produttore di auto al mondo, ha spiegato che “al fine di muoverci rapidamente e con efficienza nella guida autonoma, è essenziale avere come partner leader tecnologici che la pensano allo stesso modo”. Il top manager italo-canadese ha aggiunto che la partnership con Waymo “continua a crescere e a rafforzarsi; questo dimostra il nostro impegno per questa tecnologia”.
“Con la prima flotta mondiale di veicoli completamente autonomi sulla strada, siamo passati dalla ricerca allo sviluppo, dal funzionamento al dispiegamento” concreto di quelle vetture, ha detto il Ceo di Waymo, John Krafcik, secondo cui i minivan Chrysler Pacifica offrono interni versatili e un’esperienza di guida confortevole e questi veicoli aggiuntivi ci aiuteranno a crescere”.
Waymo lancerà quest’anno il servizio di taxi autonomi a cominciare da Phoenix (Arizona); poi verrà offerto in altre città negli Stati Uniti. L’ex divisione di Google, poi scorporata, ha ufficialmente testato la sua tecnologia in 25 città americane tra cui Atlanta, San Francisco, Detroit, Kirkland, Washington e la stessa Phoenix.