La sfida di Sirti: reti a banda ultralarga as-a-service
Sirti ha sempre contribuito allo sviluppo tecnologico del Paese con grandi progetti su scala nazionale e oggi rappresenta l’abilitatore dei servizi tecnologici del futuro.
La realizzazione della rete uniforme e completa sul territorio non è affatto scontata, e le aziende di rete come Sirti stanno lavorando a pieno regime per assicurare che questo traguardo venga conseguito nei tempi previsti e nel massimo della qualità: si tratta di realizzare un’infrastruttura che abbia una durata di decenni, quindi ad una rete che sia “future proof”.
Oltre a realizzare le infrastrutture, grande attenzione viene posta all’installazione di tutti gli apparati hardware e software volti anche a controllarne costantemente l’integrità ed assicurarne la qualità, al fine di poter erogare i servizi desiderati con i livelli di performance e affidabilità richiesti. La sfida, oggi, è mettere in campo l’infrastruttura di volta in volta più adatta allo scopo. Come sostenuto da Amedeo Paulone, VP Active Networks & IT di Sirti, dal punto di vista implementativo, il progetto UBB richiede un approccio flessibile ed innovativo che combini l’uso di tecnologie digitali, ad esempio per la progettazione georefenziata dei percorsi, la pianificazione e dispatching dell’attività delle squadre e la rilevazione delle interferenze, con l’utilizzo di tecniche di scavo a basso impatto ambientale quali one-day-dig e no-dig, il tutto sotto la supervisione di sistemi di knowledge management centralizzati, che consentono anche il supporto operativo on demand al personale in campo.
Il programma UBB non è un punto di arrivo, bensì costituisce un’importante tappa del percorso di digitalizzazione del nostro Paese, e rappresenterà lo strato di connettività abilitante per la realizzazione della prossima rete 5G. Non solo sarà l’elemento abilitante per la virtualizzazione delle reti NFV SDN, ma anche per l’erogazione di nuovi servizi per una gestione intelligente e consapevole del territorio. In termini di benefici tangibili, il tutto si tradurrà in: efficienza, maggiore qualità dei servizi, digitalizzazione della PA, sviluppo per le PMI, crescita della produttività e più in generale, benessere per il Paese.
La realizzazione della rete uniforme e completa sul territorio non è affatto scontata, e le aziende di rete come Sirti stanno lavorando a pieno regime per assicurare che questo traguardo venga conseguito nei tempi previsti e nel massimo della qualità: si tratta di realizzare un’infrastruttura che abbia una durata di decenni, quindi ad una rete che sia “future proof”.
Oltre a realizzare le infrastrutture, grande attenzione viene posta all’installazione di tutti gli apparati hardware e software volti anche a controllarne costantemente l’integrità ed assicurarne la qualità, al fine di poter erogare i servizi desiderati con i livelli di performance e affidabilità richiesti. La sfida, oggi, è mettere in campo l’infrastruttura di volta in volta più adatta allo scopo. Come sostenuto da Amedeo Paulone, VP Active Networks & IT di Sirti, dal punto di vista implementativo, il progetto UBB richiede un approccio flessibile ed innovativo che combini l’uso di tecnologie digitali, ad esempio per la progettazione georefenziata dei percorsi, la pianificazione e dispatching dell’attività delle squadre e la rilevazione delle interferenze, con l’utilizzo di tecniche di scavo a basso impatto ambientale quali one-day-dig e no-dig, il tutto sotto la supervisione di sistemi di knowledge management centralizzati, che consentono anche il supporto operativo on demand al personale in campo.
Il programma UBB non è un punto di arrivo, bensì costituisce un’importante tappa del percorso di digitalizzazione del nostro Paese, e rappresenterà lo strato di connettività abilitante per la realizzazione della prossima rete 5G. Non solo sarà l’elemento abilitante per la virtualizzazione delle reti NFV SDN, ma anche per l’erogazione di nuovi servizi per una gestione intelligente e consapevole del territorio. In termini di benefici tangibili, il tutto si tradurrà in: efficienza, maggiore qualità dei servizi, digitalizzazione della PA, sviluppo per le PMI, crescita della produttività e più in generale, benessere per il Paese.