Zte rafforzata in Italia. Hu Kun: “Sarà un nostro centro nevralgico mondiale”
La controllata italiana cambia nome da Zte Italy a Zte Italia. Il ceo Hu Kun: "Investiamo sui talenti, a bordo vogliamo solo i migliori"
"Un cambiamento di nome – in una nota dell'azienda – che rappresenta il segnale che il Paese sta assumendo un ruolo strategico nei piani di sviluppo della multinazionale cinese, i cui numeri sono davvero notevoli: 85.000 dipendenti nel mondo, un giro d'affari di 100 miliardi di euro, un aumento del titolo in Borsa del 150% nell'ultimo anno". Intanto il colosso cinese lancia un piano di sviluppo basato non soltanto sul 5G, ma su un ventaglio di prodotti tecnologici che hanno lo scopo di migliorare la qualità della vita dei cittadini.
"La nostra volontà – spiega Hu Kun, Ceo di Zte Italia e presidente di Zte Western Europe – è quella di fare dell'Italia uno dei centri nevralgici del nostro mercato a livello mondiale". In poco meno di un anno i professionisti che lavorano per Zte sono passati da 30 a circa 600. "A bordo della nostra squadra – aggiunge Hu Kun – vogliamo solo i migliori, gente che sia in grado di rispettare le nostre aspettative e di performare ai massimi livelli, in modo da offrire sempre i migliori risultati ai nostri clienti".
Il piano di espansione della multinazionale cinese, che a oggi ha comportato anche l'assunzione di ex lavoratori Ericsson pari a quasi il 20% degli occupati italiani, si incentra sulle nuove tecnologie (ad esempio l'IoT e l'intelligenza artificiale) e sugli investimenti sul mondo accademico.
"Abbiamo siglato due importanti partnership con l'Università de L'Aquila e con Tor Vergata – aggiunge il Ceo – per aprire nelle prossime settimane un Centro di ricerca sul 5G e per formare i futuri ingegneri delle telecomunicazioni. Investiamo sui cervelli italiani".
"Un cambiamento di nome – in una nota dell'azienda – che rappresenta il segnale che il Paese sta assumendo un ruolo strategico nei piani di sviluppo della multinazionale cinese, i cui numeri sono davvero notevoli: 85.000 dipendenti nel mondo, un giro d'affari di 100 miliardi di euro, un aumento del titolo in Borsa del 150% nell'ultimo anno". Intanto il colosso cinese lancia un piano di sviluppo basato non soltanto sul 5G, ma su un ventaglio di prodotti tecnologici che hanno lo scopo di migliorare la qualità della vita dei cittadini.
"La nostra volontà – spiega Hu Kun, Ceo di Zte Italia e presidente di Zte Western Europe – è quella di fare dell'Italia uno dei centri nevralgici del nostro mercato a livello mondiale". In poco meno di un anno i professionisti che lavorano per Zte sono passati da 30 a circa 600. "A bordo della nostra squadra – aggiunge Hu Kun – vogliamo solo i migliori, gente che sia in grado di rispettare le nostre aspettative e di performare ai massimi livelli, in modo da offrire sempre i migliori risultati ai nostri clienti".
Il piano di espansione della multinazionale cinese, che a oggi ha comportato anche l'assunzione di ex lavoratori Ericsson pari a quasi il 20% degli occupati italiani, si incentra sulle nuove tecnologie (ad esempio l'IoT e l'intelligenza artificiale) e sugli investimenti sul mondo accademico.
"Abbiamo siglato due importanti partnership con l'Università de L'Aquila e con Tor Vergata – aggiunge il Ceo – per aprire nelle prossime settimane un Centro di ricerca sul 5G e per formare i futuri ingegneri delle telecomunicazioni. Investiamo sui cervelli italiani".