Il brand Vodafone va protetto: stop a fake news e hate speech
L’azienda ritiene che la diffusione di fake news e l’istigazione all’odio sono un grave pericolo per la civile convivenza e che, pertanto, non consentirà alcuna associazione del suo brand a contenuti che siano offensivi e dannosi. L’obiettivo di Vodafone è proteggere l’immagine aziendale, ma questa decisione avrà ricadute importanti su tutti i siti che con il cosiddetto clickbait, molto usato anche sui social network, generano introiti pubblicitari. Le nuove regole prevedono che Vodafone, e tutti quelli che agiscono per suo conto, adottino le misure utili a garantire che le pubblicità dell’azienda non compaiano mai all’interno di quei media digitali che diffondono contenuti offensivi, che incitano all’odio, che non provengano da fonti attendibili, o addirittura deliberatamente fuorvianti.
Vodafone, e tutte le grandi aziende che utilizzano provider di pubblicità digitale, come Google e Facebook, ha sempre applicato tecnologie che usano algoritmi in grado di posizionare dinamicamente gli spazi pubblicitari in siti web e social media, frequentati dai target d’interesse. Per evitare di trovare sulla stessa pagina la propria pubblicità a fianco di contenuti offensivi o, comunque, inappropriati è usato un sistema di blacklist, ma questo evidentemente non basta a garantire gli incidenti.
Con le nuove regole, invece, sarà attiva una whitelist generata da un sistema di controllo implementato dal network globale di agenzie pubblicitarie di Vodafone, guidate da Wire and Plastic Products (WPP), Google e Facebook. Con questo sistema tutte le pubblicità di Vodafone compariranno in una selezione di media inseriti, appunto, nella whitelist che sarà monitorata e continuamente aggiornata.