In aumento i lettori “mobile”: sono 25 milioni
L’ultima analisi di Comscore, società specializzata nella misurazione del mondo digitale e nella web analytics, cresce la fruizione di contenuti editoriali online. Ad aprile 2016 erano 25 milioni i lettori via smartphone e tablet, un aumento del 18% rispetto all’anno precedente. Lo studio si si basa sull’andamento delle audience dei grandi editori italiani, che hanno attivato soluzioni di misurazione “multipiattaforma”, grazie all’installazione del tag di tracciamento comScore.
Il forte aumento degli accessi da dispositivi mobili ha aumentato le opportunità di contatto in ambito digitale. Mentre diminuiscono gli accessi da desktop, gli editori selezionati fanno registrare un aumento degli accessi effettuati solo da dispositivi mobili. Il Fatto Quotidiano, ad esempio, segna un +56%. Incremento superiore a quello medio che, in Italia, è pari al 18%.
Se, poi, si osserva il media mix dei device utilizzati per l’accesso ai contenuti si scopre che, nel mese di aprile 2016, la percentuale di chi accede ai contenuti degli editori esaminati solo attraverso un dispositivo mobile è generalmente più alta di quella di chi accede sia con un device mobile che con un desktop e di quella di chi accede soltanto mediante pc fisso.
Su base annua la dinamica è più significativa con le audience mobile only che aumentano in un range di che va dal 36% di Banzai al 126% di quello del Gruppo Mediaset. Mentre quelle esclusivamente desktop si riducono tutte, con percentuali che oscillano tra il -5% e il -27 per cento.
ComScore misura la dimensione del fenomeno perché è in grado di riattribuire agli editori originali il traffico proveniente dalla navigazione browsing in-app di terze parti sia sui social network, sia sulle piattaforme di content delivery network come Facebook Instant Articles e Accelerated Mobile Pages di Google. Cambia il modo di leggere e dovranno anche essere modificate le regole del gioco. Gli editori, per arginare le perdite legate alla crescita della fruizione di contenuti on line, dovranno sicuramente trovare nuovi modelli di monetizzazione dei siti web e sviluppare nuove strategie pubblicitarie.
Il forte aumento degli accessi da dispositivi mobili ha aumentato le opportunità di contatto in ambito digitale. Mentre diminuiscono gli accessi da desktop, gli editori selezionati fanno registrare un aumento degli accessi effettuati solo da dispositivi mobili. Il Fatto Quotidiano, ad esempio, segna un +56%. Incremento superiore a quello medio che, in Italia, è pari al 18%.
Se, poi, si osserva il media mix dei device utilizzati per l’accesso ai contenuti si scopre che, nel mese di aprile 2016, la percentuale di chi accede ai contenuti degli editori esaminati solo attraverso un dispositivo mobile è generalmente più alta di quella di chi accede sia con un device mobile che con un desktop e di quella di chi accede soltanto mediante pc fisso.
Su base annua la dinamica è più significativa con le audience mobile only che aumentano in un range di che va dal 36% di Banzai al 126% di quello del Gruppo Mediaset. Mentre quelle esclusivamente desktop si riducono tutte, con percentuali che oscillano tra il -5% e il -27 per cento.
ComScore misura la dimensione del fenomeno perché è in grado di riattribuire agli editori originali il traffico proveniente dalla navigazione browsing in-app di terze parti sia sui social network, sia sulle piattaforme di content delivery network come Facebook Instant Articles e Accelerated Mobile Pages di Google. Cambia il modo di leggere e dovranno anche essere modificate le regole del gioco. Gli editori, per arginare le perdite legate alla crescita della fruizione di contenuti on line, dovranno sicuramente trovare nuovi modelli di monetizzazione dei siti web e sviluppare nuove strategie pubblicitarie.