Cybsersecurity, è l’Italia il Paese europeo più bersagliato dai ransomware
I ransomware continuano ad abbattersi sull’Italia, che risulta il primo Paese in Europa e il decimo Paese nel mondo più colpito da questo fenomeno. Il dato emerge da “Unseen threats, imminent losses”, il report sulle minacce informatiche del primo semestre 2018, a cura dei laboratori Trend Micro, leader globale nelle soluzioni di cybersecurity.
Al primo posto della classifica ci sono Stati Uniti seguiti da Brasile e India. Seguono Vietnam, Messico, Turchia, Indonesia, Cina, Bangladesh e, appunto, l’Italia. Il numero totale di ransomware, inoltre, a partire da gennaio 2016 è di 1,7 miliardi.
Entrando nel dettaglio della situazione italiana, il nostro è il Paese più colpito in Europa, con il 12,94% dei ransomware di tutto il continente intercettati.
Se il trend ransomware si conferma nel nostro Paese, a livello globale il report mostra che nel primo semestre 2018 i cybercriminali hanno, però, adottato metodi meno fragorosi per rubare denaro e impadronirsi di risorse di calcolo, rispetto ai grandi attacchi del passato.
Nel primo semestre i bersagli preferiti sono state le cripto monete. I laboratori Trend Micro hanno infatti registrato un incremento nel mining del 96% rispetto a tutto il 2017 e del 956%, considerando solo la prima metà dello scorso anno.
Un altro cambiamento di questa prima parte dell’anno riguarda l’utilizzo di malware inusuali, come i fileless, i macro e gli small file malware. In particolare, le intercettazioni dello small file malware TinyPos sono cresciute del 250%. Inoltre, la Trend Micro Zero Day Initiative (Zdi), ha pubblicato oltre 600 avvisi nei primi sei mesi del 2018 e tra questi, le vulnerabilità Scada sono raddoppiate. Le truffe Business Email Compromise si confermano in continua crescita.