Nasce a Salerno l’Osservatorio contro i crimini informatici
Dalla sinergia tra l’Università di Salerno e la Direzione Nazionale Antimafia nasce al campus di Fisciano il nuovo Osservatorio multidisciplinare per il contrasto alla criminalità organizzata e al terrorismo. L’obiettivo è contrastare un fenomeno in crescita costante con l’avvio di progetti d’innovazione tecnologica contro il cybercrime e le attività terroristiche sul web e nella sua parte più profonda e nascosta che richiede modelli cognitivi evoluti e mimati dal ragionamento umano. Ovvero, programmi dell’ultima evoluzione della sicurezza informatica che vanno sotto il nome di Cognitive Security. Per il nuovo presidente dell’Osservatorio, Roberti, “l’obiettivo è raccogliere ed affrontare la sfida contro la criminalità organizzata e al terrorismo, attraverso la ricerca di siti, comunicazioni a rischio e stazioni criminali. E, naturalmente, attraverso lo svolgimento delle indagini successive alla ricerca. Si tratta di raccogliere i dati, farne oggetto di conoscenza e attraverso questa conoscenza condivisa lavorare in un progetto di contrasto efficace alla criminalità organizzata e al terrorismo. Il connubio università e indagini della Procura Nazionale Antimafia è la chiave di volta per vincere questa sfida”. Responsabile scientifico dell’organismo è Vincenzo Loia che dichiara: “L’Italia si è mossa prima degli altri Paesi con una concezione ed una visione molto più profonda e organizzata in questo campo. Nasce così l’Osservatorio che vuole essere una struttura ibrida che prende il via dall’unione di intenti e di forze tra l’ateneo e la DNA. Il progetto che insieme condurremo è quello di lavorare su una piattaforma che è stata sviluppata con le tecniche dell’intelligenza artificiale in grado di navigare autonomamente e automaticamente la Rete, alla ricerca di risorse, pagine e contenuti che soddisfino e rispecchino l’interesse dell’operatore. Contemporaneamente lavoreremo su altre tematiche come il cybercrime e le truffe che provengono dalla criptovaluta”. All’Osservatorio lavoreranno insieme ricercatori, magistrati, forze dell’ordine, guardia di finanza e carabinieri.