Sicurezza Informatica: 25.000 questionari per verificare lo stato di salute delle PMI toscane
Confesercenti Toscana invierà, nei prossimi giorni, un questionario a 25.000 imprese della Regione per comprenderne lo stato di salute sul tema della sicurezza informatica; avvierà, poi, un intervento di tipo formativo/informativo sui comportamenti dell’utenza.
Tutto ciò deriva principalmente dalla esponenziale crescita dei reati informatici.
La sensibilizzazione e l’informazione degli imprenditori sul tema della cybersicurezza sono stati gli obiettivi principali dell’iniziativa “Per uno spazio digitale sicuro. Le strategie delle istituzioni e del mondo economico” svoltasi presso la Sala delle Feste di Palazzo Bastogi a Firenze il 13 novembre.
“Come Confesercenti analizzeremo, attraverso un questionario ad hoc, il livello di conoscenza delle nostre imprese sul tema della sicurezza. E’ e sarà fondamentale accompagnare gli imprenditori in un percorso di formazione, informazione e sensibilizzazione sul tema della sicurezza a 360°, e nello specifico sulla cybersicurezza. – ha affermato Nico Gronchi Presidente Confesercenti Toscana – Sono necessari investimenti per rafforzare il livello di sicurezza delle PMI; diventeranno, quindi, fondamentali degli sgravi fiscali a sostegno ed incentivo dei costi a carico delle imprese in materia di sicurezza informatica. Ed è in questo percorso che chiediamo il supporto concreto delle istituzioni e della politica”.
“Secondo il rapporto Clusit 2017, i reati informatici (1050 gli attacchi con conseguenze potenzialmente gravi, a livello globale) in Italia sono sottoposti da una crescita esponenziale; per la prima volta, il nostro Paese è nella top ten globale per numero di vittime. – ha affermato Nunzia Ciardi Direttore del Servizio Centrale della Polizia Postale e delle Comunicazioni – A preoccupare maggiormente sono gli attacchi che mirano ‘alla mente’ dell’utente, che hanno l’obiettivo di ingannarlo. Nella maggior parte dei casi gli attacchi hacker necessitano di costi esigui, mentre difendersi ed innalzare i livelli di sicurezza comporta costi notevoli. La sicurezza informatica è l’orizzonte verso cui dobbiamo tendere, gli attacchi vanno combattuti a livello culturale e con mezzi efficaci.”
“L’ambiente cyber rappresenta la quinta dimensione ed e’ particolarmente importante perché la sua influenza sugli ambienti e la vita e’ e sarà sempre più determinante. – ha affermato Luciano Bozzo Presidente del Corso di Laurea Magistrale in “Relazioni Internazionali e Studi Europei” dell’Università di Firenze – Ecco quindi che mantenere il cyberambiente libero e protetto sia essenziale per la società nel suo complesso”.“Le aziende sono costrette sempre più a difendersi in maniera massiccia dalle violazioni cyber che negli ultimi dieci anni si sono evolute diventando sempre più sofisticate. – ha affermato Corradino Corradi Head of ICT Security, Privacy e Fraud Management di Vodafone Italia – La protezione dei dati e la difesa da minacce informatiche diventa quindi un elemento di vantaggio competitivo nella trasformazione digitale delle imprese e nel rapporto con il cliente. Intervenire sulla sicurezza cibernetica, quindi, deve essere visto come un investimento non come un costo.”
“Le nostre imprese, di piccola e media dimensione, sono sempre più oggetto di attacchi informatici; ciò è dimostrato da dati in possesso di Confesercenti. – ha concluso Mauro Bussoni Segretario Generale di Confesercenti Nazionale – E’ fondamentale avviare un percorso a sostegno delle PMI sul tema della sicurezza in campo informatico.”
Un cloud unico per tutte le pubbliche amministrazioni toscane: un luogo sicuro in cui raccogliere dati e far girare applicazioni. Un supporto anche per le piccole e medie imprese, che è opportuno che facciano squadra per affrontare questi temi. La proposta arriva dall'assessore ai sistemi informativi e al rapporto con gli enti locali della Toscana, Vittorio Bugli, che ne parla durante il convegno. Nell'era digitale, la sicurezza in rete diventa, infatti, strategica e con l'avvento dell'industria 4.0 sempre più macchine dialogano tra loro. La rete entra anche nelle case, con la domotica e i cloud da salotto; si connettono alla rete i veicoli e gli apparecchi medici. Ed è evidente che, in un simile scenario, investire in sicurezza diventa fondamentale anche per la pubblica amministrazione.
"Abbiamo utilizzato risorse pubbliche per portare la banda larga ovunque – sottolinea l'assessore Bugli –. L'abbiamo fatto e lo stiamo facendo anche per la banda ultralarga, perché senza un'adeguata e diffusa connessione veloce ad internet un territorio oggi rischia di non essere più competitivo. Un'autostrada telematica è infatti importante quanto una strada. Ora però il nostro obiettivo deve essere quello di avere una pubblica amministrazione che non abbia falle. Per farlo, oltre a rispettare tutti i protocolli nazionali (e la Regione Toscana lo fa) la strategia dovrebbe essere quella di tenere le varie pubbliche amministrazioni il più possibile assieme". "La Regione – riprende l'assessore – ha invece investito a suo tempo in un data center, il Tix, che sempre più sta diventando anche un cloud. Insieme ad Anci, nel nostro percorso per l'agenda digitale toscana, stiamo parlando con i Comuni per metterlo a disposizione di tutti. E molti hanno già aderito".
Tutto ciò deriva principalmente dalla esponenziale crescita dei reati informatici.
La sensibilizzazione e l’informazione degli imprenditori sul tema della cybersicurezza sono stati gli obiettivi principali dell’iniziativa “Per uno spazio digitale sicuro. Le strategie delle istituzioni e del mondo economico” svoltasi presso la Sala delle Feste di Palazzo Bastogi a Firenze il 13 novembre.
“Come Confesercenti analizzeremo, attraverso un questionario ad hoc, il livello di conoscenza delle nostre imprese sul tema della sicurezza. E’ e sarà fondamentale accompagnare gli imprenditori in un percorso di formazione, informazione e sensibilizzazione sul tema della sicurezza a 360°, e nello specifico sulla cybersicurezza. – ha affermato Nico Gronchi Presidente Confesercenti Toscana – Sono necessari investimenti per rafforzare il livello di sicurezza delle PMI; diventeranno, quindi, fondamentali degli sgravi fiscali a sostegno ed incentivo dei costi a carico delle imprese in materia di sicurezza informatica. Ed è in questo percorso che chiediamo il supporto concreto delle istituzioni e della politica”.
“Secondo il rapporto Clusit 2017, i reati informatici (1050 gli attacchi con conseguenze potenzialmente gravi, a livello globale) in Italia sono sottoposti da una crescita esponenziale; per la prima volta, il nostro Paese è nella top ten globale per numero di vittime. – ha affermato Nunzia Ciardi Direttore del Servizio Centrale della Polizia Postale e delle Comunicazioni – A preoccupare maggiormente sono gli attacchi che mirano ‘alla mente’ dell’utente, che hanno l’obiettivo di ingannarlo. Nella maggior parte dei casi gli attacchi hacker necessitano di costi esigui, mentre difendersi ed innalzare i livelli di sicurezza comporta costi notevoli. La sicurezza informatica è l’orizzonte verso cui dobbiamo tendere, gli attacchi vanno combattuti a livello culturale e con mezzi efficaci.”
“L’ambiente cyber rappresenta la quinta dimensione ed e’ particolarmente importante perché la sua influenza sugli ambienti e la vita e’ e sarà sempre più determinante. – ha affermato Luciano Bozzo Presidente del Corso di Laurea Magistrale in “Relazioni Internazionali e Studi Europei” dell’Università di Firenze – Ecco quindi che mantenere il cyberambiente libero e protetto sia essenziale per la società nel suo complesso”.“Le aziende sono costrette sempre più a difendersi in maniera massiccia dalle violazioni cyber che negli ultimi dieci anni si sono evolute diventando sempre più sofisticate. – ha affermato Corradino Corradi Head of ICT Security, Privacy e Fraud Management di Vodafone Italia – La protezione dei dati e la difesa da minacce informatiche diventa quindi un elemento di vantaggio competitivo nella trasformazione digitale delle imprese e nel rapporto con il cliente. Intervenire sulla sicurezza cibernetica, quindi, deve essere visto come un investimento non come un costo.”
“Le nostre imprese, di piccola e media dimensione, sono sempre più oggetto di attacchi informatici; ciò è dimostrato da dati in possesso di Confesercenti. – ha concluso Mauro Bussoni Segretario Generale di Confesercenti Nazionale – E’ fondamentale avviare un percorso a sostegno delle PMI sul tema della sicurezza in campo informatico.”
Un cloud unico per tutte le pubbliche amministrazioni toscane: un luogo sicuro in cui raccogliere dati e far girare applicazioni. Un supporto anche per le piccole e medie imprese, che è opportuno che facciano squadra per affrontare questi temi. La proposta arriva dall'assessore ai sistemi informativi e al rapporto con gli enti locali della Toscana, Vittorio Bugli, che ne parla durante il convegno. Nell'era digitale, la sicurezza in rete diventa, infatti, strategica e con l'avvento dell'industria 4.0 sempre più macchine dialogano tra loro. La rete entra anche nelle case, con la domotica e i cloud da salotto; si connettono alla rete i veicoli e gli apparecchi medici. Ed è evidente che, in un simile scenario, investire in sicurezza diventa fondamentale anche per la pubblica amministrazione.
"Abbiamo utilizzato risorse pubbliche per portare la banda larga ovunque – sottolinea l'assessore Bugli –. L'abbiamo fatto e lo stiamo facendo anche per la banda ultralarga, perché senza un'adeguata e diffusa connessione veloce ad internet un territorio oggi rischia di non essere più competitivo. Un'autostrada telematica è infatti importante quanto una strada. Ora però il nostro obiettivo deve essere quello di avere una pubblica amministrazione che non abbia falle. Per farlo, oltre a rispettare tutti i protocolli nazionali (e la Regione Toscana lo fa) la strategia dovrebbe essere quella di tenere le varie pubbliche amministrazioni il più possibile assieme". "La Regione – riprende l'assessore – ha invece investito a suo tempo in un data center, il Tix, che sempre più sta diventando anche un cloud. Insieme ad Anci, nel nostro percorso per l'agenda digitale toscana, stiamo parlando con i Comuni per metterlo a disposizione di tutti. E molti hanno già aderito".