Cybersecurity: Italia spiata
Un attacco informatico durato mesi ai danni della Farnesina e lo abbiamo saputo dal quotidiano inglese Guardian. Il problema, dice il vicepresidente del Copasir Esposito, sta nella mancanza di politiche e decisioni adeguate. Certo è che la sicurezza del nostro Paese è stata minacciata. Dalle notizie che finalmente trapelano, l’attacco è iniziato nel 2014 quando al ministero c’era la Mogherini, ed è continuato indisturbato, anche con Gentiloni, per sedici lunghi mesi.
Esposito ora si sbottona e dichiara che molte parti delle piattaforme sono un colabrodo e che gli appalti sono affidati a società russe, americane e cinesi come se in Italia non esistessero ottime aziende con un know-how capace di risolvere i problemi di cybersecurity del Paese.
La sicurezza del Paese passa anche dal benessere economico e industriale e dalla capacità di assicurare protezione alle aziende italiane che rischiano molto anche in termini di spionaggio industriale. Per quanto riguarda l’attacco hacker subito dalla Farnesina sarebbe stato segnalato alla procura dal Centro nazionale anticrimine informatico della polizia postale (Cnaipic). Secondo il quotidiano britannico era la Russia ad averlo commissionato, ma la denuncia, ad oggi, è ancora contro ignoti. I reati contestati sono: procacciamento di notizie che minacciano la sicurezza dello Stato, accesso abusivo aggravato a sistema informatico, intercettazione illecita di comunicazioni informatiche e spionaggio politico e militare.