Europol lancia l’allarme: il terrorismo cresce sul web
Europol ha annunciato in questi giorni che sono stati rimossi dalla rete circa 2mila messaggi di media affiliati a Isis e Al Qaeda. Le multinazionali del web, più volte chiamate in causa, stanno perfezionando un accordo per contenere un fenomeno che allarma il mondo intero. Facebook, Twitter, Microsoft e YouTube hanno annunciato che presto creeranno un database condiviso che sarà utilizzato per identificare contenuti sospetti, immagini e video non appropriati e che tali oggetti saranno rimossi dalle loro piattaforme.
Una banca dati continuamente aggiornata e, in caso di riscontro positivo, potrà anche bloccare entro 24 ore la diffusione delle immagini e degli account. Le informazioni personali identificabili non saranno però condivise e il blocco non sarà automatico, ogni azienda potrà decidere se i contenuti sono contro le policy della sua piattaforma.
Le segnalazioni di messaggi di media affiliati a Isis e Al-Qaeda sono state, in soli due giorni, un numero enorme. La fonte è Europol che, in collaborazione con gli esperti di antiterrorismo di Belgio, Francia, Olanda e Romania, ha identificato contenuti in nove lingue diverse e ospitate su 35 piattaforme online.
Purtroppo, l'ultimo rapporto pubblicato dall'agenzia Ue mette in evidenza che i gruppi terroristici hanno intensificato i loro sforzi per diffondere la propaganda sul web e svolgono attività sui social per radicalizzare, reclutare e dirigere le azioni terroristiche.
L’8 dicembre la Commissione europea si è incontrata con i grandi del web ed ha chiesto maggiore collaborazione. L’incontro è scaturito da una richiesta formale avanzata, a Bruxelles il 28 ottobre, dai ministri degli Interni francese e tedesco. Nella lettera i due ministri chiedevano di rafforzare l'obbligo legale delle aziende a collaborare con le autorità degli Stati membri nelle indagini per la lotta al terrorismo. Nel documento, oltre a lamentare la scarsa propensione alla collaborazione hanno avanzato la richiesta formale di migliorare e rendere più stringente la procedura di cancellazione dei contenuti collegabili al terrorismo.