Estero- L’app passa alla polizia i dati dei social
Un rapporto dell'American Civil Liberties Union (Aclu) punta il dito contro Geofeedia. Sembra che il servizio, sfruttando i dati di localizzazione e i post sulle diverse piattaforme social ha fornito, in tempo reale, alle forze dell'ordine le mappe dei luoghi delle proteste e delle manifestazioni dei Black Lives Matter. Il movimento che si batte contro gli abusi delle forze dell’ordine che possono causare lesioni e la morte di uomini di colore. Il servizio, che si basa sui dati provenienti da diversi social network, permette ricerche e analisi per luoghi specifici. Sembra che tra gli utilizzatori di Geofeedia ci siano oltre 500 dipartimenti di forze dell'ordine. Geofeedia ha subito diramato un comunicato nel quale dichiara che non ha violato la privacy e che continuerà a lavorare per evitare che le persone siano identificate con intenti discriminatori. In ogni caso, dopo la pubblicazione del rapporto, Facebook, Instagram e Twitter hanno revocato a Geofeedia l'accesso ai propri dati.