Estero- Cyber attacco USA: azienda cinese ritira le webcam
Prime ripercussioni a seguito del cyber attacco del 21 ottobre scorso. Mentre le autorità cercano ancora movente e colpevoli, per quanto riguarda le vulnerabilità degli oggetti domestici che hanno agevolato gli hacker, in molti puntano il dito sui dispositivi dell’azienda cinese Hangzhou Xiongmai Technology. In particolare i ricercatori della Flashpoint hanno affermato che la maggior parte del traffico spazzatura che ha mandato in tilt la rete arrivava da dispositivi che avevano componenti, con scarse protezioni, realizzate da Xiongmai. A queste accuse l’azienda, produttrice di webcam e altri dispositivi, ha risposto annunciando il ritiro dal mercato americano dei suoi prodotti venduti prima dell’aprile 2015. Nel comunicato, dopo aver dichiarato che non sono coinvolti solo i suoi prodotti, ha anche minacciato azioni legali per difendere immagine e business. La spiegazione dell’accaduto da parte di Xiongmai tira in ballo la scarsa attenzione alla sicurezza da parte di chi utilizza gli apparecchi. Secondo l’azienda la prima causa di vulnerabilità sta proprio nell’abitudine dei consumatori di non cambiare, subito dopo l’acquisto, la password di default. La scia di polemiche e la ricerca dei colpevoli continua, certo è che il danno per i cinesi è considerevole visto che saranno richiamati oltre 4 milioni di webcam e anche molti altri prodotti venduti negli Usa.