Whatsapp: ecco la nuova truffa che riguarda gli utenti Tim, Vodafone, Wind e Tre
Whatsapp è il sistema di messaggistica con oltre un miliardo di utenti attivi ogni mese, qualche decina di miliardi di download solo dal Play Store su Android, altrettanti sul sistema operativo iOS.
Si capisce dai numeri perchè venga utilizzato per effettuare un'infinità di truffe, l'ultima delle quali è di questi giorni e arriva direttamente ai clienti Tim, Vodafone, Wind e Tre.
Si tratta di una "catena di Sant'Antonio" che prende "ispirazione" dalla questione delle bollette ogni 28 giorni, per cui l'Agcom ha multato gli operatori telefonici indicando tale operazione come illecita. Agli utenti che ricevono il messaggio, viene proposto un rimborso che può essere ottenuto (cliccando sul link alla fine del messaggio), dopo aver compilato un form.
Se si completa l'operazione, la promessa è di tornare alla fatturazione mensile e di ottenere il rimborso di tutte le bollette pagate da anni con la fatturazione ogni 4 settimane.
La proposta è allettante, ma lo scopo finale è quello di rubare i dati personali, incluso il numero di telefono. Alcuni utenti hanno registrato anche l'attivazione di abbonamenti senza consenso.
Si capisce dai numeri perchè venga utilizzato per effettuare un'infinità di truffe, l'ultima delle quali è di questi giorni e arriva direttamente ai clienti Tim, Vodafone, Wind e Tre.
Si tratta di una "catena di Sant'Antonio" che prende "ispirazione" dalla questione delle bollette ogni 28 giorni, per cui l'Agcom ha multato gli operatori telefonici indicando tale operazione come illecita. Agli utenti che ricevono il messaggio, viene proposto un rimborso che può essere ottenuto (cliccando sul link alla fine del messaggio), dopo aver compilato un form.
Se si completa l'operazione, la promessa è di tornare alla fatturazione mensile e di ottenere il rimborso di tutte le bollette pagate da anni con la fatturazione ogni 4 settimane.
La proposta è allettante, ma lo scopo finale è quello di rubare i dati personali, incluso il numero di telefono. Alcuni utenti hanno registrato anche l'attivazione di abbonamenti senza consenso.