Estero – Crisi dei migranti: sgominata una vasta rete criminale
20 persone arrestate tra Grecia e Repubblica Ceca tutte sospettate di falsificazione di documenti di viaggio per i migranti che cercano di entrare in Europa. Europol dichiara che i visti e i passaporti sono stati venduti e inviati in tutta l'UE, l'Africa, il Medio Oriente e Asia.
La polizia greca dichiara che le organizzazioni criminali sono coinvolte nel traffico di persone attraverso le frontiere.
La rete criminale, continua Europol, ha sede ad Atene ed è gestita da due diversi gruppi di persone, uno del Sudan e l’altro del Bangladesh. Entrambi i gruppi, si stima, abbiano fatto entrare illegalmente nell’UE, nel corso dell'ultimo anno, migliaia di migranti.
L’organizzazione criminale era in grado di procurare passaporti falsi, carte d'identità nazionali, visti Schengen, patenti di guida, schede di registrazione dei richiedenti asilo e permessi di soggiorno.
Un portavoce della polizia della Repubblica Ceca ha dichiarato che, nei giorni scorsi, sette migranti sono stati arrestati perché in possesso di documenti falsi.
Il gruppo sudanese riusciva a far entrare in UE fino a 15 migranti in un mese e ciascun migrante pagava fino a 5200 €.
La polizia greca dichiara che le organizzazioni criminali sono coinvolte nel traffico di persone attraverso le frontiere.
La rete criminale, continua Europol, ha sede ad Atene ed è gestita da due diversi gruppi di persone, uno del Sudan e l’altro del Bangladesh. Entrambi i gruppi, si stima, abbiano fatto entrare illegalmente nell’UE, nel corso dell'ultimo anno, migliaia di migranti.
L’organizzazione criminale era in grado di procurare passaporti falsi, carte d'identità nazionali, visti Schengen, patenti di guida, schede di registrazione dei richiedenti asilo e permessi di soggiorno.
Un portavoce della polizia della Repubblica Ceca ha dichiarato che, nei giorni scorsi, sette migranti sono stati arrestati perché in possesso di documenti falsi.
Il gruppo sudanese riusciva a far entrare in UE fino a 15 migranti in un mese e ciascun migrante pagava fino a 5200 €.