Frodi pubblicitarie: automotive, largo consumo e tlc
Auto, beni di largo consumo e telecomunicazioni, questi i settori più colpiti dalle frodi pubblicitarie. I dati emergono dalla ricerca pubblicata da Dataxu e già dai primi risultati è apparso chiaro che, per arrecare danno agli inserzionisti, sono stati adottati nuovi metodi fraudolenti tra i quali gli impression arbitrage, gli aggiornamenti rapidi automatici e i video below the fold. Il report ha messo in evidenza che il settore automobilistico è stato il più colpito da questo tipo di frodi nel 2015 con un tasso del 22,8%, seguono i beni di largo consumo, al 18,5% e le telecomunicazioni al 14,8%. Poi vengono i settori finance e entertainment con percentuali intorno al 12%, il retail al 9,5% e il tech all'8,2%. L'associazione del National Advertsers ha stimato che questo tipo di frodi avranno nell'anno in corso un costo pari ai 7,2 miliardi di dollari. Quindi possiamo senz'altro affermare che il trend delle frodi pubblicitarie é in ascesa e questo produce gravi ripercussioni sull'intera catena pubblicitaria. Nel documento, Dataxu offre anche consigli ai marketer per arginare il fenomeno.