Sequestro di software illegali 70 aziende nel mirino della Gdf 

 

I responsabili di 70 società sono stati denunciati per violazione della normativa sul diritto d'autore, un'azienda su due, tra quelle controllate, utilizza prodotti illegali. Questo il risultato del lavoro della Gdf per contrastare la pirateria informatica. Le ispezioni hanno riguardato 116 aziende del settore della progettazione industriale, in tutta Italia. Più della metà utilizzava software illegali. Percentuale superiore alle stime, a livello mondiale, dell'ultimo Global software survey della Business Software Alliance che a maggio assegnava all'Italia un tasso di pirateria, in calo, attorno al 45%. I finanzieri hanno sequestrato oltre 1.200 prodotti, privi di regolare licenza per un valore di circa due milioni e circa 400 tra apparecchi hardware, computer ed hard disk. Il sud, rispetto al nord ha la maglia nera, ogni 4 imprese controllate, 3 sono risultate irregolari. Le regioni del centro invece, con il 64% degli imprenditori che hanno regolarmente acquistato i software, sono le più virtuose. Malcostume, frode, ma anche ignoranza e sottovalutazione del rischio, anche penale che si corre visto che si tratta di un reato che diventa un carico pendente sulla fedina. Secondo alcuni esperti il modello di business che si basa sui servizi attraverso il cloud, può contribuire a limitare la pirateria perché si riducono sensibilmente i costi e anche una piccola azienda può utilizzare servizi che fino a poco tempo fa erano appannaggio esclusivo di grandi imprese. Vi sono però siti, in alcuni Paesi, dove è possibile trovare i codici di attivazione di servizi Internet e, in questo caso, il reato è anche più grave perché si sta rubando un servizio che ha un costo per l’azienda che lo eroga.

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