Espulsioni e accuse di cyberattacchi, l’Occidente contro la Russia
La misteriosa intelligence militare russa è sul banco degli imputati, la sigla Gru (in italiano Direttorato principale per l’informazione) di nuovo sotto i riflettori.
Con toni che riportano drammaticamente alla guerra fredda, giovedì Gran Bretagna e Olanda hanno accusato la Russia di aver organizzato un massiccio attacco cibernetico contro l’Opac, istituzione delle Nazioni Unite con sede nella capitale olandese. Qui, in collaborazione con il Regno Unito, lavorano gli scienziati che cercano di far luce sul veleno che sarebbe stato utilizzato a Salisbury in marzo da presunti agenti del Gru per eliminare Serghej Skripal, l’ex agente dei servizi militari russi definito proprio mercoledì da Vladimir Putin “un traditore della patria”.
Giovedì il governo olandese ha reso nota l’espulsione nell’aprile scorso di quattro diplomatici russi, agenti dell’intelligence militare. “Questo tentativo di accedere al sistema di sicurezza di un’organizzazione internazionale dedicata alla lotta contro le armi chimiche nel mondo – hanno scritto in un comunicato comune i premier Mark Rutte e Theresa May – mostra come il Gru disprezzi i valori e le regole internazionali alla base della nostra sicurezza comune”. Il ministro della Difesa britannico, Gavin Williamson, ha definito la Russia “uno Stato pariah”.
In Russia, il ministero degli Esteri ha respinto le accuse.
Denunce contro il Gru giungono anche dal Canada, dall’Australia e dagli Stati Uniti. Washington ha accusato sette presunti agenti di aver organizzato attacchi cibernetici contro la Wada e contro la società americana Westinghouse. Avrebbero anche effettuato operazioni di riciclaggio di denaro sporco, frodi bancarie, e furti d’identità.
Tre dei sette agenti presi di mira dalle autorità americane, inoltre, appartengono al gruppo di 12 persone accusate di interferenze nella campagna presidenziale americana del 2016.
Ora l’America sposta le proprie preoccupazioni sulle elezioni di metà mandato, il mese prossimo, per il rinnovo della Camera e di un terzo del Senato; la Ue guarda alle europee di maggio. Si calcola che in Europa vi siano circa 4.000 attacchi al giorno: l’anno scorso la Commissione europea ha proposto di creare un’agenzia comunitaria tutta dedicata alla sicurezza cibernetica.