Roaming: la rivolta dei piccoli operatori

Mentre l'Europa avvia il processo che porterà, nel 2017, all'abolizione completa dei sovrapprezzi del roaming, gli operatori mobili e gli Mvno (Mobile Virtual Network Operator) chiedono modifiche alle norme vigenti anche per il roaming wholesale.
La Commissione europea, proprio sul tema del wholesale roaming aveva lanciato, tra novembre 2015 e febbraio 2016, una consultazione aperta anche ai privati cittadini, alla quale hanno riposto operatori di rete mobile e operatori virtuali. Il 53% dei provider, nella consultazione, hanno fatto presente che prima del giugno 2017 sarà necessaria anche la modifica della normativa per quanto riguarda le tariffe che regolano i prezzi all'ingrosso oltre a quelli del roaming.
Anche se quasi tutti gli operatori mobili vogliono che l'Unione europea continui nella politica dei tetti ai prezzi wholesale del roaming, purtroppo non c'è accordo su come stabilirli. Alcuni incumbent e operatori mobili che hanno una presenza capillare o, comunque un forte volume di traffico roaming inbound, difendono il "Roam like at home" con le attuali regole e prezzi sul wholesale roaming; gli operatori più piccoli, gli Mvno o quelli con forti volumi di traffico roaming outbound, sostengono invece che i tetti ai prezzi del wholesale roaming devono scendere molto per poter sostenere i costi del Roam like at home (RLAH).
Tutti gli operatori, invece, sono d'accordo nel chiedere un'armonizzazione delle tariffe di terminazione mobile per permettere il RLAH per il traffico voce.
La Commissione europea in ogni caso terrà conto, nella stesura della nuova legge, delle indicazioni ricevute dagli operatori sul "Roam like at home".

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